Paolo Beretta nasce a Roma nel 1971. Nell’infanzia si trasferisce con la famiglia in Liguria, poi in Lombardia, dove risiede tutt’ora, in provincia di Bergamo.

Ingegnere nella vita di tutti i giorni, da anni raccoglie sulla pagina frammenti e istantanee di vita, rimaste in qualche modo intrappolate nella rete dei sensi e della memoria, trasformandole per lo più in brevi racconti e poesie.

Non sa dire quando abbia iniziato a scrivere. Se l’illustrazione e il fumetto possono considerarsi una forma di scrittura, allora dall’infanzia, quando intratteneva e divertiva i propri compagni di scuola con ritratti e soggettive, realizzati anche su commissione. O quando per sé creava piccole graphic noveli spirate al mondo dei super eroi, allora molto in voga.

La parola è arrivata tardi, in tutti i sensi. Senza lasciare tracce tangibili o degne di nota fino ai primi anni ‘90. Con l’università cambia qualcosa. In reazione all’austero e arido mondo della tecnica lascia crescere i capelli, inizia a fumare, riprende a studiare violino e a leggere i classici, primi fra tutti i Russi, gli Ebrei erranti, i Mitteleuropei.

I primi lavori in prosa e poesia arrivano dopo la laurea, ma soprattutto dopo la separazione dalla moglie, evento – se così si può dire – deflagrante per la sua attività creativa.

Attratto da tutto ciò che è mutevole e inafferrabile, non ama definirsi. Osservatore per natura, o per mania, è convinto che anche i dettagli apparentemente più insignificanti siano in realtà delle chiavi per accedere a qualcosa di più grande, di universale, forse.

Scrive principalmente racconti, che gli consentono di mettere a fuoco l’attimo, il singolo fotogramma, il gesto, di sezionare e analizzare elementi, per quanto piccoli e quotidiani, che sono preziosi depositari di senso.

Non nega che, dopo aver riempito cassetti di tentativi andati male, il romanzo rimane per lui un grande sogno da realizzare.

Alcuni suoi racconti sono stati inclusi nell’Antologia Schegge e frammenti, AA.VV., 2019, Terra d’ulivi edizioni. Ci vediamo stasera, 2020, con Terra d’ulivi edizioni,è la sua seconda raccolta.

Nel 2016 il suo racconto Dal balcone ha fatto parte della raccolta Diario segreto di un sociopatico, AA.VV., Elefanti Edizioni. Nel 2014 promuove Se non è amore, silloge di poesia e prosa (Il MioLibro), nel 2013 Chi rompe paga, racconti (IlMioLibro).

Paolo Beretta scrive nel blog uncielovispodistelle.wordpress.com.