Menabò nasce con l'intento di offrire una molteplicità di voci, spaziando in tutti i campi dell'arte in una libera intersecazione e libero confronto.
A mo' d'esempio riportiamo i contenuti del numero 3:
Per la poesia si è parlato di Simon Armitage (nella rubrica di Abele Longo), Francesco Tomada in un'intervista di Giovanni Ibello, Giovanni Perri (nella rubrica di Francesco Palmieri), Anna Maria Ortese a cura di Esther Basile, Bruno Di Piettro a cura di Vincenzo Salerno, Kostas Kariotakis a cura di Sofia Skleida, Adam Asnyk a cura di Luca Palmarini, Anna Maria Farabbi intervista a cura di François Nédel Atèrre, Chiara Mutti a cura di Gianni Mazzei, Zhivlka Baltadzhieva, a cura di Elisabetta Bagli, Maria Gabriela Llansol a cura di Rosa Pierno, Matteo Bianchi e Anil Alessandro a cura di Cinzia Demi, Zygmunt Krasinski a cura di Iwona Dorota.
Per la letteratura ci si è occupati di Andrea Camilleri a cura di Deborah Mega, Kristian Guttadauro a cura di Fabio Izzo, Vincenzo Consolo a cura di Lucia Papaleo.
Teatro con Carmelo Bene a cura di Antonio Duma. Astronomia con Sandra Savaglio a cura di Alessandra Cerminara.
Arte con Vojc Sodnikar Ponis a cura di Enzo Santese.
Gli autori di Terra d'ulivi tradotti in polacco a cura di Anna Szalska, e dal prossimo numero anche in lingua spagnola (a cura di Elisabetta Bagli) e in greco (a cura di Sofia Skleida).
Senza dimenticare le disamine su diversi aspetti della cultura di Stefano Iori, Pasquale Vitagliano, Sergio Sichenze, Carla Villagrossi, Luigi Caracciolo e i consigli di lettura di Mariangela Ruggiu.
Uno dei suoi obiettivi è quello di essere in continua evoluzione.